Saturday, November 18, 2006

ahi...

che male...ho un torcicollo terrificante...non riesco a girare la testa, sembro un cavallo con il paraocchi...ieri sera macbeth al sociale...veramente stupendo...però in terza galleria faceva un caldo micidiale...evidentemente poi ho preso un bel colpo d'aria, e ora eccomi qui, costretta a girare tutto il corpo se voglio guardare alla mia sinistra...

posto la seconda parte del capitolo II...si sa mai che qualcuno fosse interessato a leggerlo...

Mia madre crede che io stia studiando. Invece sono sdraiato sul letto, a torso nudo, solo i boxer addosso, ascolto musica d'atmosfera, mentre sorseggio da una bottiglia di tequila, e intanto mi rollo una canna. Lei non tornera fino alle otto, papà questa settimana è in giro per lavoro, e mia sorella studia in un'altra città. Perlomeno in famiglia c'è qualcuno che si impegna.

Apro la finestra, ma forse mamma nemmeno sa che odore abbia la marijuana...potrebbe trattarsi di incenso... figuriamoci poi se il suo Andrea è il tipo da farsi le canne in camera alle cinque del pomeriggio.

Se c'è una cosa che non sopporto sono quelli che credono che chi fuma abbia bisogno di aiuto, o esterni attraverso le sue azioni un disagio. Io non ho nessun problema, non ho bisogno di nessuno. Ho solo voglia di distrarmi un po', di rilassarmi, di sognare. Inspiro profondamente il fumo e chiudo gli occhi.

Vedo spazi immensi, distese verdeggianti, cieli azzurri, come quelli dell'olanda. Non c'è nessuno in giro, e io continuo a vagare, il cielo limpido sopra di me, il vento tra i capelli...Il mio corpo si fa pesante, continuo a lasciar fluire i miei pensieri senza freno. Il mondo è mio.
D'un tratto mi accorgo, c'è una persona davanti a me, ha dei lunghi capelli rossi, l'ho già vista da qualche parte...è la ragazza di ieri pomeriggio, sull'autobus! Perchè diavolo mi è saltata in mente? Poco importa... continuo a sprofondare nel materasso. Mi sento sempre più pesante, le forze mi abbandonano, il sonno si sta impossessando di me...finalmente comincerò a sognare.

...

-Andrea?
O cazzo! la mamma...Mi alzo di scatto, sto in piedi a fatica: mi gira la testa, ho una nausea terribile. Corro verso la porta, la chiudo, spengo la luce, barcollando al buio raggiungo il letto e mi infilo sotto le coperte, si sa mai che decida di entrare...
-Angelo, dove sei?
-Mamma sono a letto. Ho l'emicrania...
La vecchia scusa funziona sempre.
-Tra poco è pronta la cena...
-Io non mangio, non me la sento...-chi ce la farebbe ora, con questa nausea epocale?- magari più tardi.

Dio mio, sto malissimo. Corro in bagno a vomitare. Devo smetterla di stonarmi in questo modo...Torno a letto, ho i brividi, sto sudando freddo. Avrei voglia di masturbarmi, ma non ne ho le forze. Provo a dormire ancora un po'...

2 comments:

  1. brutta storia il torcicollo.

    mi piace questa storia. continua, mi raccomando. romanzo a puntate, bella formula.

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  2. Francy, sei proprio brava a scrivere! La storia è bella... dai, continua!

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