Sai, è come se io e te ci conoscessimo da sempre, ci fossimo sempre conosciuti. Sei una specie di idea platonica, qualcosa di radicato dentro di me da molto prima che io nascessi, come se in una vita passata, o in un universo parallelo, le nostre vite si fossero già incrociate... o si stessero incrociando.
Rileggo l'incipit del racconto che avevo iniziato a scrivere tempo fa, il secondo anno, durante una lezione di teologia se non sbaglio.
In fondo l'idea del come se ci conoscessimo da sempre è stata a lungo una delle mie fissazioni. Pensare che c'è qualcuno che ci è destinato da ancora prima che nascessimo. Pensare che quando incontreremo questa persona non potremo non accorgerci al primo sguardo, alla prima frase, che quella è la Persona, l'altra metà della mela. Una visione magica della vita, dell'amore.
Già, peccato che questa mi appaia oggi come una visione abbastanza adolescenziale. Una visione che dovrei riuscire a superare.
Mi domando perchè ho avuto sempre bisogno di vedere le cose così, quando so benissimo che la realtà funziona diversamente. Che in molti casi avere l'impressione di conoscersi da sempre non basta, e che si tratta piuttosto di una frase, che in certi casi ci può anche stare, ma che non andrebbe presa alla lettera..
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