Saturday, April 18, 2009

il mio blog era un tabù...



buffo che nn abbia più postato sul blog. soprattutto ora che sono a Goettingen...qualcuno si sarebbe potuto aspettare aggiornamenti continui (o forse no,visti i miei scarsi lettori), eppure non mi veniva nemmeno lo stimolo. forse perchè sento il mio blog come una parte della mia vita di Brescia, con tutto quello che ci ho scritto...
ma ora voglio sfatare questo tabù, dare un nuovo aspetto al blog e magari iniziare a parlare anche di Goe.
sto anche ricominciando ad ascoltare musica, avevo paura dei ricordi che avrebbe potuto rievocare, ma ora mi faccio coraggio e metto su...indovinate un po'...i VELVET UNDERGROUND (qualcuno sa perchè..!) XD
pian piano conosco gente, trovo attività da fare, e le persone importanti mi sono vicine con la loro presenza, con le loro email (quanto può essere potente questo strumento se lo si sfrutta con discernimento?!) e telefonate. 
Cecilia, una ragazza spagnola che vive qua da 9 anni, mi ha detto: "I miei migliori amici sono sempre i miei migliori amici...", per ora è così, e voglio pensare che le cose non cambieranno..!

Tuesday, March 31, 2009

Keep Talking _ Pink Floyd

For millions of years mankind lived just like animals
Then something happened which unleashed the power of our imagination
We learned to talk

There's a silence surroundiing me
I can't seem to think straight
I'll sit in the corner
No one can bother me
I think I should speak now (why won't you talk to me)
I can't seem to speak now (you never talk to me)
My words won't come out right (what are you thinking)
I feel like I'm drowning (What are you feeling)
I'm feeling weak now (why won't you talk to me)
But I can't show my weakness (you never talk to me
I sometimes wonder (what are you thinking)
Where do we go from here (what are you feeling)

It doesn't have to be like this
All we need to do is make sure we keep talking

Why won't you talk to me (I feel like I'm drowning)
You never talk to me (you know I can't breathe now)
What are you thinking (we're going nowhere)
What are you feeling (we're going nowhere)
Why won't you talk to me
You never talk to me
What are you thinking
Where do we go from here

It doesn't have to be like this
All we need to do is make sure we keep talking

Sunday, March 15, 2009

blue eyes


Sometimes I feel so happy,
Sometimes I feel so sad.
Sometimes I feel so happy,
But mostly you just make me mad.
Baby, you just make me mad.

Linger on, your pale blue eyes.
Linger on, your pale blue eyes.

Thought of you as my mountain top,
Thought of you as my peak.
Thought of you as everything,
I've had but couldn't keep.
I've had but couldn't keep.

Linger on, your pale blue eyes.
Linger on, your pale blue eyes.

If I could make the world as pure and strange as what I see,
I'd put you in the mirror,
I put in front of me.

I put in front of me.
Linger on, your pale blue eyes.
Linger on, your pale blue eyes.

Skip a life completely.
Stuff it in a cup.
She said, Money is like us in time,
It lies, but can't stand up.
Down for you is up."
Linger on, your pale blue eyes.
Linger on, your pale blue eyes.

It was good what we did yesterday.
And I'd do it once again.
The fact that you are married,
Only proves, you're my best friend.
But it's truly, truly a sin.

Linger on, your pale blue eyes.
Linger on, your pale blue eyes.

(Pale Blue Eyes, The Velvet Underground)

Saturday, March 14, 2009

something to remember

Le radici che crescono in fretta sono quelle meno forti.

Thursday, March 05, 2009

live from Pisa


Le piccole cose (non necessariamente belle) che si imparano studiando meccanica quantistica.

A Göttingen c'è la tomba di Born con scolpito il valore di [p,q] (io non lo scrivo perchè non riesco a trovarlo sulla tastiera...)

A piccolo player must be right on pitch, whereas a double bass player can afford to wear garden gloves. For the piccolo a sixty-fourth note contains many full cycles, and the frequency is well defined, whereas for the bass, at a much lower register, the sixty-fourth note contains only a few cycles, and all you hear is the general sort of "oomph" with no very clear pitch. (D.J.Griffiths)

Grazie sig Griffiths per disprezzare noi poveri suonatori di strumenti grandi e dal suono grave... :(

Monday, March 02, 2009

canone inverso

Più tardi però, quando rimanevamo soli, Kuno cercava di aggiustare le cose. Diceva che le sue erano battute scherzose. Che gli piaceva provocarmi, e io sentivo quasi il rimorso per aver nutrito dei sospetti malevoli nei suoi confronti. A volte mi chiedevo se non era la mia invidia a portarmi a tanto. Ciò che mi angustiava era il fatto che mi rendevo conto di non conoscerlo mai a sufficienza. Non riuscivo a sopportare che la sua immagine mi sfuggisse, e ne soffrivo. La sua perenne motilità mi sconcertava, quel suo continuo mutare di umore, quel suo mostrarsi ora amabile, e scostante subito dopo, come certi ubriachi che dopo averti giurato eterno affetto, passata la sbornia, neppure si ricordano di te. Mi chiedevo se la nostra era vera amicizia. Ma che cosa significa mai questa parola? Per saperlo dovremmo conoscere la vera natura dell'io e il suo bisogno di sconfinare, di riconoscersi, di specchiarsi negli altri. Ma con Kuno non era così. Volevo riconoscermi in lui, ma ero costretto continuamente a confrontarmi. Era, il nostro, un rapporto dai contorni sfuggenti, dalle regole incomprensibili. Quando mi sembrava di essere giunto a conoscere ogni risvolto del suo carattere, al punto da sentirmi ammesso ai tetri rituali della sua corte, ecco che un'ultima porta mi restava inaccessibile, e a questa io potevo accostarmi solo per origliare. Provavo la netta sensazione che egli volesse servirsi di me. Eppure stavo al suo giuoco e, sordo a ogni richiamo della ragione, mi lasciavo coinvolgere sempre più. Senza che me ne avvedessi, ciò che aveva trovato il suo supremo compimento nella folgorazione iniziale, aveva già cominciato da tempo la sua corsa retrograda, il suo conto alla rovescia, o, se vogliamo usare un termine musicale: il suo canone inverso.

(Paolo Maurensig, Canone Inverso)

Thursday, February 26, 2009

Epifania

riflessioni indotte dalla giornata di ieri. ogni tanto mi fermo a pensare e non posso fare a meno di chiedermi che cosa sto combinando della mia vita, e così divento improvvisamente triste...

mi viene in mente un pezzo di una canzone che ascoltavo tanti anni fa...
...oh God please would you help me make it through?

Tuesday, February 24, 2009

continuerei a suonarla...genera dipendenza...

2760889966649 . 2760889966651

In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.
Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l'aveva mai detto. Quando immaginava di confessarle queste cose, il sottile strato di sudore sulle sue mani evaporava del tutto e per dieci minuti buoni non era in grado di toccare nessun oggetto.

(Paolo Giordano, La Solitudine dei Numeri Primi)

mia mamma e il pc

Mamma says: (7:37:27 PM)
ciao mostro
francilla says: (7:37:32 PM)
ciaooooo
francilla says: (7:37:40 PM)
hmm
francilla says: (7:37:45 PM)
non senti il phon?
Mamma says: (7:38:09 PM)
certo volevo sapere se posso buttare la pasta
francilla says: (7:38:55 PM)
ovvio

...non so se sia stata una buona idea comprarle l'asus eee...

Wednesday, February 11, 2009

ti leggo nel pensiero

Faccio a pugni con te, poi ti vengo a cercare...benedico e ringrazio ...e maledico il mondo com'è...e mi domando perché... ...ti dovrei chiamare...tutte le volte che passi e ti fermi lontano... lontano da me.
Sarà come sarà, se sarà vero...sarà che mi nasconderai la fine del sentiero, però...ti leggo nel pensiero...
Le mie chiavi di casa puoi tenertele tu,per trovarmi una stanza ed un letto in affitto...non mi servono più
sarà che mi vedrai nascondermi, ...durante il temporale,e rialzare la testa e bestemmiare, quando torna il sole...
Sarà come sarà, ...se sarà vero, ...sarà come sarà......sarà che inciamperò da qualche parte e poi ripartirò da zero......però... ...ti leggo nel pensiero...
...E chiedimi perdono per come sono...perché è così che mi hai voluto tu!
Prendimi per il collo, prendimi per mano......che non mi trovo più.
Torno a casa la notte, ...e non mi lasciano entrare
E nemmeno ci provo a chiamarti per nome, e nemmeno ci provo a bussare...Ma tu davvero sai prendere il miele ...e trasformarlo in pane......davvero sai pescare un uomo ...caduto nel mare...
Sarà come sarà, ...se sarà vero...Sarà come sarà, e mi vedrai ...davvero...Poco prima dell'alba, ...quando il buio è più nero... ...però...
Ti leggo nel pensiero...Ti leggo nel pensiero...Ti leggo nel pensiero...

lies

la consuetudine alla menzogna è la caratteristica delle persone che più facilmente mi fa allontanare da loro.